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DAVIDE MUSSO

Davide Musso

Nella giornata del 9 marzo 2024 le classi 1AS, 1AM, 2CS e 2AM dalle ore 10.10 alle ore 11.00 e le classi 1BSA, 2DS, 2BSA e 2CSA dalle ore 11.15 alle ore 12.10 hanno avuto l’occasione di incontrare di persona Davide Musso, autore del romanzo “Di cosa abbiamo paura” presso il Gazebo del Palazzo Fasolo.

Il romanzo narra una storia incentrata sul tema della discriminazione, vista dalla prospettiva di diversi personaggi. Nel romanzo un ragazzo ecuadoriano di nome Pablo si trasferisce in Italia, dove vive la madre. Qui si stabilisce in un palazzo dove risiedono solo stranieri, accanto al quale c’è un edificio simile, abitato solo da italiani: i due condomini gemelli sono le “Case rosse”, note a tutti come un luogo piuttosto degradato.

Alcuni ragazzi italiani, guidati dal loro capo banda, ritengono inferiori gli stranieri dell’altro palazzo: non si deve avere nessun contatto con “loro” e “loro” non devono permettersi di oltrepassare la linea immaginaria che separa i due cortili, al centro della “mezzaluna”, lo spazio che fa da sfondo alle loro giornate.

In questo ambiente opprimente e malsano ci sarà qualcuno che comprenderà Pablo e riuscirà a guardarlo oltrepassando gli stereotipi comuni?

 

È un libro molto attuale perchè si riferisce a temi (la discriminazione, la violenza e la diffusione delle gang) di cui purtroppo si sente sempre di più parlare: fa riflettere sia sul punto di vista degli “oppressi” sia su quello degli “oppressori”, mostrando così entrambe le facce della medaglia. In questo modo viene fornita una visuale completa sulla situazione e ho trovato più semplice crearmi una mia opinione in merito.

Incontrare Davide Musso è stata un’opportunità interessante perchè ci ha aiutati a confrontare cosa eravamo riusciti a catturare dal libro e cosa invece l’autore voleva trasmettere, portandoci a ripercorrere la storia dal punto di vista di chi l’ha scritta. E’ stato curioso anche conoscere i motivi per cui sono state inserite alcune scene o determinate caratteristiche dei personaggi, legate magari ad esperienze vissute dallo scrittore. Attraverso le risposte alle domande che abbiamo posto all’autore, ho rivalutato alcuni aspetti del romanzo che inizialmente non mi erano piaciuti perché ho capito il significato che sottintendevano.

Consiglio questa esperienza anche semplicemente per immergersi nel mondo della scrittura e dell’editoria, a cui non sempre si presta particolare attenzione, e conoscere così il lavoro di coloro che si nascondono dietro le pagine che sfogliamo.      

 

Lisa Gressani, classe 2CSA