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Festival della salute mentale

Incontro 17 novembre

17 Novembre 2023.

Organizzato in collaborazione con l’AULSS 4 e dell’Associazione AITSaM
(Associazione Italiana per la Tutela della Salute Mentale, che si fa strada
proprio con la massima “La salute mentale è un diritto”), l’evento di
venerdì 17 novembre 2023, ha ripreso e messo a fuoco la giornata mondiale
della salute mentale - 10 ottobre nel calendario gregoriano, ogni anno.

L’iniziativa, di ampio respiro, ha visto l’adesione da parte di diverse classi del Liceo, - scientifico, musicale e classico - nonché la partecipazione di due autori: il dottor Francesco Stoppa, psicoanalista, e Valerio Amilcare - in arte Mangiasogni.
Attraverso la presentazione di due dei loro libri, hanno fornito spunti interessanti riguardo al tema, e un solido scheletro attorno al quale ha preso corpo lo svolgimento dell’intera conferenza.


Un percorso alle spalle
Non si è trattato di una proposta passiva e asettica, al contrario: i ragazzi hanno avuto occasione di interagire in modo dinamico con gli autori, in seguito a un percorso affrontato prima in classe con i docenti o individualmente, che si è sviluppato attraverso la lettura dei loro testi e la successiva formulazione di riflessioni e questioni inerenti alle problematiche trattate, da proporre poi durante lo svolgimento dell’incontro.

Sentirsi parte di qualcosa
È emerso in modo significativo il tema della solitudine, strettamente legato a quello dell’auto-emarginazione e sicuramente presente nel libro esposto da Mangiasogni  Niente come prima - a proposito del quale il giovane autore commenta: «È importante sentirsi parte di qualcosa, uscire dalla propria quotidianità, relazionarsi con gli altri». Si tratta infatti di un disagio sempre più sentito dai ragazzi, al quale bisogna a tutti i costi far fronte.

Linguaggio come casa dell’uomo
Altro tema, oggetto di dialogo, è stato il divario generazionale genitori-figli, che va progressivamente a dissiparsi nella società odierna, portando con sé diverse criticità.

Abbiamo potuto appurare, dagli interventi del dottor Stoppa e non solo, quanto tale fenomeno sia l’indiscusso responsabile di un carente&infelice confronto tra due generazioni radicalmente diverse. «La mancanza di un distacco di linguaggio intergenerazionale non va certo a nostro favore» interviene l’analista e aggiunge «spesso i genitori cercano di assomigliare troppo ai propri figli con un inevitabile uniformarsi del linguaggio di due generazioni tanto distanti fra loro. Il linguaggio è la casa dell’uomo, in cui risiede la dimensione ideale dell’uomo stesso».
Si può dedurre quanto ciò possa essere penalizzante per lo sviluppo della personalità dei ragazzi. 

Altra questione affrontata è stata quella della differenza tra famiglia normativa e affettiva. Il primo modello, più obsoleto, presenta pregi e difetti, ma è sicuro che il modello di famiglia affettiva - quello attuale - sia più opprimente nei confronti di una
gioventù disorientata e bisognosa di emancipazione - negata, al contrario, con una presenza invasiva della famiglia, che non permette mai al figlio di cadere e ferirsi, privandolo di imparare una competenza di questo tipo.

Fondamentale per il senso civico

In conclusione - vantando il consenso di un gran numero di studenti - possiamo affermare che iniziative come questa possono essere utili ai ragazzi, per porre in esame questioni prorompenti in una società complessa. 

È inoltre auspicabile che contribuiscano allo sviluppo del senso civico, così da fornire gli strumenti necessari ad affrontare situazioni difficili in un’epoca caratterizzata da povertà di valori e di ideali.

Tommaso Martini, 21/11/2023.