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Concorso Anmig


Si è tenuta la premiazione del concorso indetto dall’ANMIG (Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra) di Portogruaro, in collaborazione con l’Associazione Culturale L&A (Linguaggi e Arte) di Teglio Veneto, che ha conferito il premio all’elaborato artistico di Alessia Falcomer e Giada Manocchi della classe 1B scienze applicate.
Il tema del concorso, avente come titolo “DI FRONTE”, richiedeva la realizzazione di un’immagine che riflettesse sul tema e sulla memoria del Primo Conflitto Mondiale e commemora i 100 anni della fondazione dell’Anmig.
L’elaborato verrà stampato in forma di striscione e sarà appeso all’esterno della Sede dell’Anmig presso la Casa del Mutilato (vicino ai Molini).
Il premio è stato consegnato dal presidente dell’Anmig, il sig. Davide Andretta e dal segretario, il sig. Renato Vit, con la presenza del critico Andrea Gorgato dell’Associazione L&A, e darà alla scuola l’opportunità di acquistare un nuovo videoproiettore da destinarsi ad uno dei due laboratori audiovisivi.

 

 

Di seguito il testo a commento dell’elaborato scritto da Giada ed Alessia: 

 

 

“Per ricordare il 1° Conflitto Mondiale abbiamo pensato a un’immagine simbolica. Il disegno che abbiamo progettato è diviso in due parti.
La prima inferiore raffigura i soldati durante la guerra, disegnati senza volto perché privati della loro identità, della loro personalità, costretti a lottare una guerra che non comprendevano, che li allontanava dalla loro famiglia e delle persone amate. Essi rappresentano la disperazione e la tristezza che la guerra portava.
Nella parte superiore vi sono dei papaveri, simbolo storico della 1° Guerra Mondiale in quanto primo fiore a sbocciare nei campi di battaglia. Il loro colore ricorda il sangue dei caduti ma allo stesso tempo allude alla speranza e all’amore per la patria.
Abbiamo deciso di disegnare i soldati nella parte inferiore del foglio per indicare che gli avvenimenti sono passati, sotterrati ma comunque fanno parte della nostra storia. I papaveri rappresentano la società attuale, che spera in un mondo migliore privo di guerra.”